Luigi Fondi Scultore
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1983) INTEGRAZIONE DEI MATERIALI ...  usati e lavorati come base d'appoggio per "SANT'ANNA" ... Travertino, ceramica invetriata, peperino.

1983) "A SANT'ANNA"

Installazione permanente realizzata recuperando le pietre: travertino e peperino grigio nella cava di Fraticani:

h. 440x100x85 cm.

1983) "SAN'ANNA"

Peperino grigio di Fraticani ... 

... Perchè, questo bisogno "antico", che spinge gli uomini  a creare statue con un materiale "primitivo" come la pietra? 

(provo a dare una risposta facendomi aiutare da un Architetto Francese di metà '800: E. E. VIOLLET-LE-DUC).

... FORSE nasce da un insieme di idee: la prima è l'amore per la cosa che l'uomo giunge a produrre, il sentimento di vanità che determina la creazione;

la seconda è la peculiare idea di santità che quella cosa nata dalla pietra acquisisce tramite la consacrazione;

la terza è la coscienza di aver rappresentato il trascendentale creando una cosa che non esiste in natura ...

... Era il 1982 e, con l'aiuto dei miei familiari, come in un cantiere medioevale,

preparavo i blocchi di pietra, di peperino grigio e pezzi di travertino presi nella

discarica della cava di Fraticani a Soriano nel Cimino ... per iniziare a lavorare ad

un'installazione permanente dedicata a "SANT'ANNA" da posizionare nel più

antico rione del paese ... il rione Rocca. 

(Luigi Fondi)

2023) "IL LEONE NON FINITO DI ANTONIO LIGABUE"

Tecnica mista su tela grezza:

121,5x82x4 cm.

https://youtube.com/shorts/wn1FgmEx3Ik?feature=share

 

... La grande arte non è materia per pochi virtuosi e Antonio Ligabue (1899-1965) certamente virtuoso non lo era.

Scrive Vittorio Sgarbi di Ligabue nel catalogo della mostra organizzata nel 2019 nel museo di Palazzo Doebbing: "DIALOGHI A SUTRI: DA TIZIANO A BACON" ... "Gli animali sono simboli di forza, di energia, emblemi di un desiderio di libertà, di riscatto. Ligabue, uomo umiliato ed emarginato, come pittore si afferma e vince attraverso la potenza gloriosa dell' animale. Il LEONE domina la foresta, la sua aggressività è vincente, ma la sua vittoria è pericolo, è la dimensione bellicosa dell' umanità" ...

La sua arte "naif" è stata il risultato dei propri, continui tormenti ... Le sofferenze di un animale ferito che sa di essere condannato a rimanere per sempre dentro i cancelli di uno zoo esposto continuamente e ininterrottamente a pubblico ludibrio. Ma, nonostante tutto,  come gli animali dello zoo, i quali danno il meglio di se in cambio di attenzioni, coccole e cibo ... Così Ligabue, come quelle sue bestie raffigurate su tela o modellate in terra con meravigliosa destrezza,  da agli altri il meglio di se attraverso la sua arte incessantemente prodotta ...  Un'arte fantastica e visionaria, ma che in qualche modo placava il suo orgoglio di "leone" ferito, di ... "LEONE NON FINITO".

 

 1989) " LA MASCHERA e il LEONE"

Pietra, peperino grigio: h.180x120x80 cm.

FONDAZIONE CARIVIT ITALIA

Giardino interno di Palazzo Brugiotti nel centro storico di Viterbo.

 

"NON FACCIO PARTE DI QUELLI CHE DISPERANO DEL PRESENTE E GUARDANO IL PASSATO CON RIMPIANTO. IL PASSATO E' PASSATO, MA OCCORRE ANALIZZARLO CON CURA E SINCERITA' ... ADOPERARSI NON PER FARLO RIVIVERE MA PER CONOSCERLO, PER SERVIRSENE"

(Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc)

2014) "EBOLA ABBATTE ANCHE HOAZIN ... Uccello putrido e fetente"

Ferro, legni di: abete, faggio, ulivo ... maschera (unico esemplare), fusione in piombo-stagno:

h. 264x116x95 cm.

 

"Ebola ce l'ho davanti quando il dottore mi racconta come si muore: l'agonia subdola e crudele ti uccide con una serie di emorragie brutali, dal naso, dagli occhi, dalla bocca ti esce la vita e fino all'ultimo il malato è cosciente".

(Domenico Quirico, descrivendo Ebola nel suo viaggio in Sierra Leone)

2017) "LE DUE RELIQUIE" ... Ferro, legni di abete e ulivo,  peperino grigio: h. 248x260x25 cm.

... Il benessere e la tecnologia, CHE AVREBBERO DOVUTO RISOLVERE TUTTI I NOSTRI PROBLEMI ESISTENZIALI, hanno finito con il confinare  l'UMANITA' in una specie di pianeta dell'infelicità, dove anche il linguaggio dell'arte rischia di diventare un'illustre sconosciuto o, nella migliore delle ipotesi  ... un qualcosa che appartiene al passato.

In molti casi l'umanità deve toccare il fondo (pandemie, guerre, catastrofi naturali ...) per accorgersi che la vita  è anche bellezza, e ... "LA BELLEZZA SAVERA' IL MONDO" ... almeno quella bellezza  che non si cura di poter apparire anche "brutta" e TENACE.

E' "IL BELLO UTOPICO DEL BENE" ... Come, questa mia scultura delle "DUE RELIQUIE".

Qui un insieme di materiali "poveri" e di riciclo ... che non hanno niente a che fare con le forme armoniche, perfette  e intatte della bellezza classica, quanto piuttosto ... Con l'irremovibilità di saperi e "sapori" antichi che queste due mani intendono custodire cercando di salvaguardare e proteggere la loro idea perseverante di GIUSTIZIA anche a costo del sacrificio  delle proprie vite.

https://youtu.be/ruXo0BBA7W4

 

 

 

2014) "SACAPRIFICIO" Marmo, legni di: abete,  ciliegio, ulivo: 

h.132x110x30 cm.

" CAPRA! CAPRA! CAPRA!" Ovvero affermazioni ingiuriose nei confronti della capra ... simbolo di prosperità pacifica.

... Nonostante il ruolo positivo della capra nella mitologia nordica, la politica della cristianizzazione ha comportato un'identificazione dell'animale con il diavolo, con satana ... penetrando profondamente nelle leggende popolari e lasciando tracce negative  ben visibili ancora oggi nelle classi sociali bisognose, disagiate e non scolarizzate.

Mentre l'èlite aristocratica si dilettava di mitologia greca: il caprone, Pan, Diana (protagonisti delle demoniache "CACCE SELVAGGE" dipinte da Annibale Carracci nel palazzo Farnese  della Roma di fine XVI sec.) diventavano, per gli inquisitori al servizio del potere conservatore,  materiali preziosi  per alimentare la "CACCIA ALLE STREGHE" e ... un perenne stato di paura.

... Oggi il termine "CAPRA!" gratifica "uomini di cultura" (quelli dei TALK SHOW televisivi e dei vari SOCIAL) ... quelli che si sentono di appartenere a uno status superiore rispetto ai loro interlocutori  a cui deve restare impresso lo stigma (marchiato con il fuoco) di inferiorità e ignoranza.

2012) IL PRINCIPE RANOCCHIO

Peperino grigio di Fraticani Soriano nel Cimino (VT):

h. 215x180x90 cm.

(Collezione privata di Cà Fondi)

1979) MARZIO, lo "SPINARIO DI VITORCHIANO" ... Peperino grigio della cava di "Rapolano": h. 290x170x155 cm. ©C'era una volta ... tanto, tanto tempo fa, un piccolo centro abitato che oggi si chiama Vitorchiano. Al tempo delle guerre tra Etruschi e Romani si chiamava Vicus Orclanus, ed era un borgo abitato da contadini e da pastori. Un giorno gli antichi vitorchianesi ricevettero una soffiata: gli Etruschi stavano per sferrare un fatale attacco alla loro alleata Roma. Decisero allora di mandarvi in tutta fretta un messaggero perché avvertisse il Senato del grave pericolo incombente. Fu incaricato un pastorello di nome Marzio: il ragazzino partì di corsa scalzo come si trovava, incurante dei sassi e dei rovi che ricoprivano la strada. Si fermò giusto il tempo di sedersi e togliersi una lunga spina che gli si era conficcata nel piede sinistro, poi riprese la sua corsa contro il tempo. Arrivò finalmente a Roma e riuscì a consegnare il prezioso messaggio. I Romani, allertati, si organizzarono per tempo e riuscirono a ricacciare l'attacco etrusco. Ma Marzio, poco dopo, per via della ferita al piede e per la tremenda stanchezza, morì. I Romani, commossi per la sua generosità, realizzarono in suo onore una statua di bronzo, chiamata "Spinario", che si può ammirare visitando il Campidoglio. E anche Vitorchiano non poteva essere da meno: nel 1979 lo scultore Luigi Fondi realizzò il Marzio in peperino che oggi vedete in piazza Umberto I e che accoglie il visitatore in posa plastica, nell'atto di togliersi dal piede quella fatale spina. Non sappiamo se la storia di Marzio sia soltanto una leggenda tramandata nel tempo, o se abbia un qualche fondo di verità ... Ma a noi piace pensare a quest'ultima ipotesi ... Visit VitorchianoPro Loco Vitorchiano Comune Vitorchiano Vitorchiano Smart 4.0 "Vitorchiano com'era" Visit Vitorchiano 2023 Luigi Fondi Scultore

1987) "LUOGO DI MEDITAZIONE" ... Ai Caduti di tutte le guerre

Peperino rosso e grigio di Soriano nel Cimino  (I colori della bandiera sono stati realizzati con: marmo verde Alpi, bianco industriale Carrara, granito rosso del Brasile) h.450x500x200 cm. Realizzato e posizionato a CHIA (Soriano) nel 1987, con il contributo dell'università Agraria di Viterbo.

"Cerchiamo di vivere in pace, qualunque sia la nostra origine, la nostra fede, il colore della nostra pelle, la nostra lingua e le nostre tradizioni. Impariamo a tollerare e ad apprezzare le differenze. Rigettiamo con forza ogni forma di violenza , di sopraffazione, LA PEGGIORE DELLE QUALI E' LA GUERRA" (Margherita Hack)

1986 ... Blocco di peperino rosso della cava di Soriano nel Cimino di Via del Casalaccio ... Lavorando alla figura della Patria, una Patria "Risorgimentale" per il monumento ai Caduti di Chia (LUOGO DI MEDITAZIONE).

Fine Ottobre dell'anno 1987 ... Alcune fasi della messa in opera del monumento ai Caduti (CHIA-LUOGO DI MEDITAZIONE)

In alto l'amico e Maestro Scalpellino Luciano Panfili.

 

1981) “VECCHIA DEL CARNAIOLO”,  peperino grigio di Fraticani: h.190x90x90 cm.
Rione Trinità, Arco della Bastia. Dall 1981 "PIAZZETTA DELLA VECCHIA DEL CARNAIOLO".
"… ANTICAMENTE le donne filavano … e anche la VECCHIA DEL CARNAIOLO, quella notte di sabato 7 Novembre 1489, seduta vicino al focolare, era intenta a torcere il filo nel filare ... Quando, presa da un’ansia sconosciuta va sull’uscio di casa per vedere le stelle. Il gatto di casa gli si "acculatta" vicino e LEI sospinta da una forza inusitata raccoglie un grosso ramo di quercia dalla catasta di legna da ardere. SI APPOGGIA CON LE "ARTRITICHE MAN" SULL’IMPUGNATURA DELLO SPROPORZIONATO e IMPROVVISATO BASTONE … E qui lascio la parola al caro PIETRO FUCCI, barbiere, militante anarchico-antifascista e poeta dialettale autodidatta. Fucci nel 1934 scriveva così:
"APPENA l’occhio stanco fu colpito dall’oscillante face ancora accesa, con ton triste e avvilito, le scarne man mettendo sui capelli, disse: LA ROCCA E’ PRESA!..
E chi saranno quelli?!...
Rapida, qual balen nella tempesta, senza por tempo ad altre riflessioni, messasi un cencio in testa,
mosse quasi tentoni … dalla BASTIA onde ir al paese per vie impraticabili e scoscese.
Raggiunti gli abitanti ch’erano più vicini alla sua casa,
fece la gente tutta persuasa che si correa un pericolo di morte … ecc"
 Fu così che la VECCHIA DEL CARNAIOLO (il carnaiolo era un essiccatoio per la carne) dette l’allarme consentendo ai Sorianesi di scoprire la tentata annessione del territorio Sorianese da parte del conte Pietro Paolo Nardini, feudatario di Vignanello, paese limitrofo e a quel tempo, rivale. 
 ... Questa storia della "VECCHIA DEL CARNAIOLO" raccontata da Pietro Fucci  e i disegni  di ritratti eseguiti con la matita a vecchie e ardite paesane, l’ho riportata in questa mia statua di pietra. ERA il 1980 e tutta la contrada Trinità e il proprietario della cava di “FRATICANI” (antico e sperduto luogo abitato nel passato solo da Frati e da cani abbandonati) Domenico Micci ... SI ADOPERARONO PERCHE’ QUESTA IMMAGINE DI VECCHIA COSI’ SENTITA E COSI’ "SORIANESE",  diventasse una "presenza reale" plasmata, scolpita con la pietra del luogo, IL PEPERINO … CUORE PULSANTE DEL PAESE, del mio Paese,  Soriano nel Cimino.
Luigi Fondi, 30 Luglio 2023.

2016) ... "PER AYLAN" (PER NON DIMENTICARE) ... Olio e applicazioni di legno marino su tela: h. 130x230x5 cm.

"3 sassolini abbandonati sulla spiaggia;  3 stelle marine seccate dal sole;  3 anni affogato nel mare ... e INTANTO ... IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MORTI".

2011) "POVERA PATRIA"

Tecnica mista con tavole di legno sovrapposte: h.160x100x4 cm.

Medaglione in piombo-stagno, diametro 12 cm.

Citazioni: H. B. Grien, Velàzquez, E. Opper, Balthus, J. Sieff

1999) "DIAMANTI INSANGUINATI" ... Peperino grigio, granito nero, legni di: abete, pino, ulivo, ciliegio, rame: h.215x202x40 cm.

... "Questo non è il Vietnam eppure la gente perde le mani, le gambe, le braccia, DAVVERO SI SAPEVA POCO DELLA SIERRA LEONE e di come si connette con i diamanti ... i diamanti sono per sempre, sempre, sempre" (da una canzone di Kanye West. Sito ufficiale: www.kanyewest,com)

Sierra Leone

Nel luglio 1999, dopo otto anni di guerra civile, i negoziati tra il governo della Sierra Leone e il Fronte Rivoluzionario Unito (RUF) permisero la firma del trattato di pace con il quale le parti si accordarono nella cessazione delle ostilità, il disarmo di tutti i combattenti e la formazione di un governo di unità nazionale. Le Nazioni Unite e l'Economic Community of West African States facilitarono il processo di pace. La risoluzione 1270 del 22 ottobre 1999 del Consiglio di Sicurezza costituì una missione di pace (peacekeeping) (UNAMSIL) nel paese. Con le successive risoluzioni 1289 dell'8 febbraio 2000 e 1299 del 19 maggio 2000 l'UNAMSIL è diventata la seconda forza per il mantenimento della pace attualmente inviata dalle Nazioni Unite.

1986) "NUOTATRICE " ... Materiali: onice, cemento bianco, polvere di marmo. Dimensioni: h.40x60x20 cm.

1988) "NUOTATRICE IN UN MARE DI PETROLIO". Marmo bianco industriale di Carrara, nero Portoro, ferro e legno abete: h.135x125x60 cm.

1980) "IL CANTO DELLA SIRENA". Peperino rosso della cava di via del Casalaccio (Soriano nel Cimino - VT): h.100x100x60 cm. 

... "Oggi più che mai, TANTE, TROPPE SONO LE "SIRENE" CHE CANTANO e ascoltare il loro canto può essere pericoloso, perchè ci distrae e ci distoglie dagli obiettivi che con tanta fatica ci siamo prefissi di raggiungere".

1999) "LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA". Ferro, peperino grigio, legni di tiglio, pino, cuoio: h.197x206x70 cm.

"... So che nell'ombra ce n'è un altro, la cui sorte è di stancare le lunghe solitudini che tessono e distessono questo Ade e volere il mio sangue e divorare la mia morte. Entrambi cerchiamo. Magari fosse questo l'ultimo giorno dell'attesa." (Jorge Luis Borges)

1994) "GRANDE PADRE". Legno di olmo, multistrato di pioppo, ferro: h.240x66,5x100 cm.

" ... Quando non si è in grado di comprendere e spiegare ciò che si vede, non resta altro che narrare. Io lo faccio sia in pittura che in scultura secondo una strategia dove l'opera si può classificare secondo la diversa natura delle proporzioni figurative che compongono il  manufatto ... scolpito o dipinto ricercando un'approssimazione, una mediazione e un compromesso tra l'immaginario raccontato e quello realmente vissuto. Così l'arte diventa: avida e indiscriminata appropriazione, tanto che non debba sussistere più nessuna interpretazione tra fatto reale e fantastica finzione."

1990) "RICERCANDO LA PACE". Marmo bianco industriale di Carrara e legno di abete patinato di verde: h. 189x51x26 cm.

Maggio 2002 "LAVORANDO ALL'ANGELO MICHELE"

Lunedì di Pasqua, anno 2003. "L'ANGELO MICHELE". Marmo bianco industriale di Carrara, peperino grigio, ferro, rame: h.290x150x150 cm. Collocazione: strada Provinciale Sorianese Km. 2500. Soriano nel Cimino (VT).

... In questa scultura del "grande e fantastico" angelo ... la messa in opera , il posizionamento sulla superficie di peperino e la copertura  a volta di rame poggiante su 4 semplici "colonne" squadrate di ferro, fanno parte di un unico pensiero ideato e progettato nella capacità fisica e materiale di lavorazione della possente forma plastica.

Con la disciplina dell'atto dello scolpire nella ricercata struttura marmorea, non potevo sconfinare nel cedimento di uno stereotipato racconto "angelico" come tale preteso dal committente. La trasfigurazione della forza vitalistica dell'immagine è data dalle tensioni delle nervature, dai loro ritmi incalzanti e uniti in una vibrazione  che percorre e traversa, dalla superfice fino all'interno, tutta la scultura ... realizzata con un enorme e "malsano" blocco di marmo industriale destinato in parte alla discarica e in parte a lavori di arredo urbanistico.

Concludendo, potrei dire che: "L'AUDACIA TECNICA" nella difficile e respingente lavorazione di questo marmo, l'ho voluta per  far emergere al meglio la pregnanza di energie che scaturiscono in ogni punto della ieratica figura dell'angelo Michele che si leva saldamente ancorata alla sua spada, come ... UNA PROMESSA DI GIUSTIZIA. (Luigi Fondi)

 

2017) Lavorando alla "COLONNA DELL'UVA" per la città di Stradella (Pavia)

2017) "LA COLONNA DELL'UVA". Peperino grigio e rosso di Soriano nel Cimino (VT): h. 160x35x35 cm.

3 Settembre 2017 ... Dal quotidiano "la Provincia PAVESE": L'ARTE ACCENDE IL VINUVA CON LE SCULTURE di Luigi Fondi.

Le opere sono state posizionate nel giardino del Palazzo Comunale. Al progetto ha partecipato anche Fabiano Giorgi (Presidente del Distretto del vino): in una speciale confezione della sua azienda son proposte tre bottiglie di Bonarda, Buttafuoco e Buttafuoco storico  realizzati con i bozzetti grafici delle opere scultoree. Vini da collezione  sia da un punto di vista enologico  che artistico. ... ecc. ecc.

 

2023) "LA GIARA". Peperino grigio, marmo arabescato di Carrara, legni di abete e faggio, terra cotta, rame: h. 234x80x50 cm. (Liberamente tratto dalla novella di Luigi Pirandello) ... Dalla mostra: "ARTE, LA MISURA DI UNA VITA" alla Galleria FALZACAPPA BENCI di Giulio Geronzi - Acquapendente (VT).

... "Il valore di ciò che faccio fatica a comprendere lo posso solo rappresentare con la dedizione e la coerenza che dedico al mio lavoro puntando tutto sull'arte del levare e quella dell'aggiungere ... NON PER DEPRIMERE, ma per ACCRESCERE ESISTENZIALMENTE il peso di una incontenibile diffusione  di immagini terribili  generate da milioni di utenti attraverso l'uso di piattaforme  web-based che gravano sulla mia coscienza".

 

 

1999) "LA TIMIDEZZA DEL GALLO"... Travertino di Tivoli e pietra serena del Trasimeno: h.178x80x40 cm.

Acquisita dal comune di Stradella (Pavia) in seguito alla manifestazione ... TRE SCULTORI PER UNA CITTA' svoltasi nel Settembre del 2017.

Settembre 2017 ... "SCULTURE PER STRADELLA" (Pavia): LA COLONNA DELL'UVA (peperino grigio e rosso di Soriano nel Cimino) e LA TIMIDEZZA DEL GALLO (travertino di Tivoli e pietra serena del Trasimeno)

 

2018) "SONO UN SELVAGGIO" ...  Prima versione in Ferro e acciaio:

h. 290x140x70 cm. Collezione privata, Stradella (Pavia)

... La pietra oggi è un'estranea che viene accolta senza che la si mescoli al quotidiano ... si è finiti così con il farne a meno perchè è più di intralcio che di aiuto. In questo periodo di sottomissione alle menti che governano le macchine, la pietra non può più vivere. MA FORSE DIPENDE DAL FATTO CHE LO SCULTORE E' UN SELVAGGIO E NON PUO' CAPIRE. Dov'è finita la Materia? SCOMPARSA. Dov'è finita la libera espressione dell'arte? SCOMPARSA, e la scuola di Atene? SCOMPARSA. E' la fine della vita e l'inizio della sopravvivenza ... IO SONO UN SELVAGGIO!!!

 

2004) "LA BARCA DI SARA" ... Realizzata con materiali scartati dalle aziende commerciali, quali: legni di abete, castagno, ciliegio, faggio; rame, vetro: h.200x250x90 cm.

La "BARCA" è la metafora di un busto  ortopedico rigido molto invasivo che Sara, bambina celebrolesa, è costretta a portare per sorreggere il suo corpo ... Ma  questo busto così pesante e invasivo nella vita terrena diventa la sua "BARCA" quando per la prima volta  a 12 anni scopre l'acqua della piscina comunale. La vasca della piscina diventa così il suo mare e l'ingombrante busto un'imbarcazione sicura, snella e leggera che  trasporta la bambina sull'acqua limpida della piscina trainata dal suo "delfino-pensiero". In questo contesto surreale il "delfino-pensiero" diventa pura simbologia della complessa diversità di Sara che viene guidata nelle "difficili acque" e fuori dalla vasca degli squali  in cui è costretta a navigare nella vita di tutti i giorni.

... "Chi di noi, almeno una volta nella vita, non ha provato, ascoltando un poeta o un musicista, guardando un monumento, una scultura, un bassorilievo o un dipinto, emozioni quali la grandezza, la tristezza, un segreto terrore, la fierezza, la gioia, la speranza o il rimpianto. Sembra quasi che più le arti si discostino dall'imitazione della natura, più siano atte a far vibrare nell'anima certe corde intime che lasciano una traccia duratura e profonda. L'accento e l'intonazione di un oratore, persino un gesto, un brano musicale, la vista di una scultura possono scuotere i nervi fino alle lacrime, possono indurre una sensazione di freddo o di caldo, senza che si possa descrivere la natura del sentimento originario: ecco il nostro istinto artistico toccato da una delle diverse espressioni dell'arte." (Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc, Francia 1814/1879)

DALLA SERIE: #1900/#2000

1999) "IL PADRONE". Carboncino e biacca su cartoncino bristol 100x80 cm.

DALLA SERIE: #1900/#2000

1999) "QUELLA VOLTA CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO FECE BOMBARDARE LA SERBIA". Tecnica mista su cartoncino bristol 100x80 cm.

DALLA SERIE: #1900/#2000

1999) "IL COMPROMESSO". Tecnica mista su cartoncino bristol 100x80 cm.

DALLA SERIE: #1900/#2000

1999) "IL RITORNO DELLO ZAR". Carboncino e acrilico su cartoncino bristol 100x80 cm.

DALLA SERIE: #1900/#2000

1999/2003) "SOFFIO CREATIVO". Olio e acrilico su tavola di compensato 100x80 cm.

DALLA SERIE: #1900/#2000

1999) "I DUE COMPARI". Carboncino, pastelli, e bianco smaltato su cartoncino bristol 100x80 cm.

DALLA SERIE: "RIFARE IL VERSO ALL'ANTICO"

1995) "RIFARE IL VERSO  AL "NAZARENO" Friedrich Overbeck". Olio e pietra ( peperino grigio) su tavola: h. 120x100x5 cm.

... Friedrich Overbek (1789 Germania-1869 Roma) Pittore tedesco del gruppo dei "NAZARENI" dipinse il ritratto  del pittore Franz Pforr nel 1810, un olio su tela di 62x47 cm. Gli artisti Tedeschi del gruppo dei "NAZARENI", venivano ad  approfondire i loro studi sull'arte classica in Italia, in modo particolare a Roma ... questo, anche  grazie agli scritti pubblicati  da Johann W. Goethe dopo i numerosi Gran Tour compiuti nella nostra Nazione. In uno dei suoi ultimi viaggi realizzato in Italia tra il 3 Settembre 1786 e il 18 Giugno 1788, Goethe così scriveva in uno dei suoi taccuini ... "QUI C'È VITA E MOVIMENTO, MA NESSUN ORDINE E DISCIPLINA. OGNUNO PENSA SOLO A SE STESSO, È VANITOSO, DIFFIDA DEGLI ALTRI. E ANCHE I PADRONI DELLO STATO SI CURANO SOLO DEI LORO INTERESSI ... e ancora ... PERCHÈ, SOLO DANDO DA BERE AI GONZI E SPACCIANDO FANDONIE, INDULGENDO GIORNO PER GIORNO ALLE LORO DEBOLEZZE E RENDENDOLI PEGGIORI, SOLO ALLORA SI DIVENTA POPOLARI; E PER QUESTO, ANCHE I TEMPI NOSTRI SI COMPIACCIONO DI TANTA VOLGARITÀ".

2012 "LE TRE GRAZIE". Olio e tavole di legno marino su tela: h.183x195x5 cm.

1987) "IL GUARDIANO DELLA PRIVACY". Peperino grigio, legno di abete, marmo bianco arabescato di Carrara, ferro: h.148x120x60 cm.

2017) "IL GUARDIANO DELLA PRIVACY ... 30 anni dopo". Materiali: peperino grigio, travertino, marmo bardiglio di Lucca, legno d'abete. Dimensioni: h.153x120x50 cm.

2010) “A BONNARD” Tecnica mista su tavole sovrapposte 150x123x5 cm. (Questo rosso “speranza” della giacca del grande artista, ci richiama all’attenzione della sua fragile e melanconica esistenza. Pierre Bonnard (1867-1947)  pittore post impressionista Francese che in cuor suo sperava di … “arrivare di fronte ai giovani poeti del 2000 con ali di farfalla”.)

2020) "LENTAMENTE, PRIMA O POI, RITOENEREMO AD AMARE". 

Scultura realizzata con materiali di riciclo quali: ferro, peperino grigio, marmo bianco industriale di Carrara, rame, legni di: abete, salice e castagno.

h. 196x75x63 cm.

2018) "RETROVISIONE,  A TITO AMODEI". Olio su tavola marino 100x100 cm.

1981) “L’ULTIMO SCALPELLINO” Olio su tela 150x130 cm.

... Il panno rosso ripiegato sul ginocchio
destro dello scalpellino, è la sintesi della resa "nobile” e onorevole di un lavoro altamente qualificante e rappresentativo di un mondo del lavoro che ormai non c’è più.

IL NERO è anche paura. Una paura ancestrale e antica per situazioni, eventi, fatti che non conosciamo e che ci creano ansia, preoccupazione, apprensione e tensione psicofisica di fronte a eventi negativi che non comprendiamo e che minacciano la nostra esistenza. Come quando, durante il COVID, in cui le nostre vite erano messe a rischio da una pandemia dai molti lati scuri e aspettavamo il vaccino anticovid come se fosse la panacea per tutti i nostri mali.

 “ASPETTANDO LA COLOMBA DEL VACCINO COVID-19” Anno 2020. Rilievo policromo realizzato con tecnica mista su legni di: castagno, marino e abete, h.120x88x6 cm.

2013) "GEORDIE" Pietra (peperino grigio), legni di ulivo, abete, rame.

h. 240x172x80 cm.  (ascoltando Fabrizio de Andrè)

Clicca qui sotto per ascoltare la canzone

https://SMI.lnk.to/fda

... Impiccheranno Geordie con una corda d'oro
È un privilegio raro
Rubò sei cervi nel parco del Re
Vendendoli per denaro

Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera
Sellatele il suo pony
Cavalcherà fino a Londra stasera
Ad implorare per Geordie ...

1986) "IL GIOVANE E LE COLOMBE" Pietra, peperino grigio e rosso, h. 400x120x120 cm. Collocazione: CENTRO SPORTIVO GIOVANILE DI COLLEVALENZA (PG)

L'opera è stata fortemente voluta dai genitori che hanno perso i loro giovani figli nelle così dette "STRAGI DEL SABATO SERA"

1983) "MADONNA CON BAMBINO" (Ordine Agostiniano) ... Materiali: pietra, peperino grigio. Dimensioni: h.130x300x15 cm. 

ATTUALE SEDE DELL'ARCHIVIO STORICO E BIBLIOTECA AGOSTINIANA D'ITALIA.

1995) "AFFIORAMENTO" Scultura in pietra, peperino grigio patinato a cera d'api ... Dimensioni (comprese le basi in ferro e travertino) h.150x80x50 cm.

2023) "LADDOVE SI NASCONDE LA POESIA" (Al Maestro e collega Alessio Paternesi (1937 - 2023). Tecnica mista su tavola di legno marino applicata a lavagna 58x78x4,5 cm.

Anno 2022 ... Ultima esposizione in presenza del Maestro Alessio Paternesi insieme al gruppo d'arte "INCONTRIAMO IL NOSTRO TEMPO" nella sala ANSELMI realizzata con il patrocinio della provincia di Viterbo: da SX, Maestro Riccardo Sanna, presidente della Provincia Alessandro Romoli, Il Maestro Paternesi, Luigi Fondi.

Opera dedicata a Pier Paolo Pasolini ... "CROCIFISSIONE A MATERA" (finita il 6 Dicembre 2023). Materiali: gesso alabastrino patinato, terra cotta, legno di abete su tavola marino dipinta con smalti. Dimensioni: h.82x74x20 cm.

 Matera è stata protagonista anche del film Il Vangelo secondo Matteo (1964), di Pier Paolo Pasolini. Il regista friulano scelse, insieme ad altre località italiane, proprio i "famosi sassi" per ambientare alcune scene del suo film sulla vita di Cristo. Da allora, rimasi impressionato ed emozionato dalle foto scattate e poi pubblicate durante le riprese delle scene della Passione del suo "VANGELO SECONDO MATTEO". Un'emozione che ancora oggi mi prende, coinvolge e che, soltanto adesso, ho deciso di "liberare" con questo lavoro che ho intitolato ... "CROCIFISSIONE A MATERA".

 

 

"ALL'OMBRA DEL PADRE". Opera dedicata a Fausto Pirandello. Iniziata il 30 Gennaio 2023 e finita il 28 Marzo 2023.

Tecnica mista: incisione, smalti e terra cotta su tavola marino. Dimensioni: 105x80x3 cm.

... In questa lunga e onesta intervista concessa a Alfonso Veneroso, Pierluigi Pirandello, primo nipote del grande drammaturgo, mette a nudo la quotidianità, le gioie e le fatiche di chi è parte di una famiglia così nota, di una famiglia che è parte della Storia italiana. Il Pirandello dimenticato (De Luca Editori D’Arte, 2017) è un’occasione per noi lettori di conoscere più da vicino non solo Luigi Pirandello, ma anche Fausto e la sua pittura innovativa.

La gioia e il senso di disappunto che provò Luigi Pirandello nello scoprire di avere un nipote, nato a Parigi il 5 agosto 1928, e il sostegno economico che offrì al figlio Fausto, divenuto ora padre.

Il rapporto complesso tra un padre, e suo figlio, due grandi artisti che hanno scelto due campi esperienziali diversi: la parola il padre, l’immagine il figlio. I due uomini vengono narrati con sereno equilibrio dal nipote, che comprende la forza che suo padre ha dovuto dimostrare presentandosi al suo mondo con il suo nome: Pirandello; senza pseudonimi, lui, figlio di un premio Nobel per la Letteratura, un gigante del nostro Novecento.

Il giovane Pierluigi, che poi diventerà avvocato e frequenterà il Foro di Roma fino agli ottantaquattro anni, è testimone da sempre del genio del padre, che segue e che rispetta anche quando questi lo richiama per essere arrivato in ritardo a casa e il figlio risponde pacatamente che ha dovuto aspettare il suo turno per discutere la sua Tesi di laurea. Un figlio amorevole che comprende e ama il padre, infatti ne ricorda i momenti condivisi:

“Un misto di odori, di sensazioni fisiche, sguardi e osservazioni, si sono impresse profondamente nella mia memoria. Mio padre Fausto mentre dipingeva fumava moltissimo. Spesso lo vedevo accendere una sigaretta con la cicca di quella precedente. Questo suo bisogno gli aveva causato un principio di enfisema polmonare, per questa ragione il delicato e faticoso lavoro di preparare con la cementite le tavole su cui dipingere lo affidava a me…”

All’epoca Pierluigi aveva dodici anni ma era orgoglioso di suo padre Fausto Pirandello. 

2005) "NON POSSO RIPOSARE" Tecnica mista su tela applicata a cornice realizzata a mano in legno di castagno di cm. 68x98x2.

2016 “PIETA’ MURSI”  Materiali: travertino, peperino grigio, legno di abete e obece policromo, rame. Dimensioni senza base in ferro: h.135x140x50 cm. Con lineare e semplicissima base in ferro: h.235x140x50 cm.

Dicembre 2019/Agosto 2020, MOSTRA "NEI GIARDINI DI PIERO" con Alessio Paternesi

 

1988/2019) "NAPOLEON". Installazione realizzata nel 2019 nella Pinacoteca del Palazzo Vescovile di Acquapendente (VT). Materiali, legni di: abete, ulivo, pino, marmo bianco industriale di Carrara, marmo rosa del Portogallo. Spazio occupato: h.210x300x180 cm.

... "Io non faccio sculture per arredare le case, non mi interessa ... l'arte non è dozzinale , è un'altra cosa, l'arte è quella di Masaccio, di Bacon, di Picasso, nelle cui opere c'è il sangue. Dicono che i miei lavori sono un pugno nello stomaco, ma quello che vediamo ogni giorno nei TG non sono "PUGNI NELLO STOMACO???". Le ultime guerre dopo quelle Mondiali fanno perdere all'UMANITA'  la fiducia nel bene. TUTTO SI SALDA NEL PANICO E NELL'ORRORE DELL'ESISTENZA ... Le mie sculture, i miei dipinti sono pezzi di una vita vissuta senza mai mettere "la testa sotto la sabbia",  sono frammenti di vita  reale e di anima ancestrale, sede dei miei sentimenti che trasmettono alle mani le opere che devono realizzare ... perchè io:  E' CON ESSE,  CON LE MIE OPERE CHE VOGLIO PARLARE.

 

 

TITOLO:  “RIFARE IL VERSO A INGRES” (Della serie: "RIFARE IL VERSO ALL'ANTICO". (Serie iniziata nel 1990 con "RIFARE IL VERSO A INGRES" e mai finita)

Dimensioni in cm: 150x100x5. Materiali: Olio e peperino rosso su tela. Anno di realizzazione: 1990.

Qui il ritratto di Madame Aymon di Dominique Ingres, diventa sberleffo anticlassico che fa la linguaccia all’arte museale, quella per pochi addetti ai lavori, con spazi poco frequentati o destinati a ragionare solo attraverso le logiche del mercato turistico. QUESTA OPERA  E’ UN MANIFESTO DI DENUNCIA, E’ LA RICHIESTA DI NUOVE METODOLOGIE  TECNICHE, EDUCATIVE E DIDATTICHE PER FAR CONOSCERE, APPREZZARE, CONSERVARE E VALORIZZARE IL NOSTRO PATRIMONIOCULTURALE E ARTISTICO soprattutto ALLE GIOVANI GENERAZIONI.

 

1990/91) "IL CARNEVALE DELL'INFANTA MARGARITA". Dimensioni: 150x100x5 cm. Materiali: olio e pietra dorata su tela.

Collezione d'arte ASL di Rieti - OSPEDALE SAN CAMILLO DE LELLIS - Hall ambiente ricreativo pazienti oncologici.

1991) "CARNEVALE 91" (Omaggio a Veronese). Dimensioni:120x100x6 cm. Materiali: ferro, olio, peperino grigio su tela.

1991) "LA GIOCONDA SI METTE UNA MASCHERA PERSIANA  DEL 3 Sec. a.C.  Dimensioni: h. 120x100x6 cm. Materiali: ferro, olio, pietra serena del Trasimeno su tela.

Opera realizzata a inizio "guerra del Golfo" (2 agosto 1990 – 28 febbraio 1991), detta anche "prima guerra del Golfo". E' il conflitto che oppose l'IRAK a una coalizione composta da 35 Stati formatasi sotto l'egida dell'ONU e guidata dagli STATI UNITI, che si proponeva di restaurare la sovranità del piccolo emirato del KUWAIT,  dopo che questo era stato invaso e annesso dall'Iraq. Fu anche un evento mediatico che segnò uno spartiacque nella storia dei media: fu infatti definita la prima guerra del villaggio globale.

Da questo lucido attacco alla multiculturalità dell’Iraq iniziava il devastante dramma della distruzione del patrimonio culturale di Mosul e della sua regione da parte del Da’ish. Dopo gli orrori della guerra civile nell’ex Iugoslavia, con il suo carico di eccidi, pulizia culturale ed etnica, aggressioni al patrimonio culturale e la successiva distruzione dei Buddha di Bamiyan in Afghanistan da parte dei tale bani nel 2001, la comunità internazionale veniva nuovamente costretta a confrontarsi con il dramma del conflitto etnico e confessionale su scala regionale in Iraq e Siria e con la deliberata cancellazione dell’identità culturale di intere comunità. Questi tragici fenomeni, tuttavia, avevano radici profonde, che in Iraq conducevano alla prima guerra del Golfo (1990-1991) e alla successiva sciagurata invasione anglo-americana dell’Iraq nel 2003, che abbatté sì il feroce regime ba‘athista di Saddam Hussein, ma – contemporaneamente – sprofondò il paese in una sanguinosa guerra civile a matrice settaria dalla quale emerse una forte formazione islamista salafita nota come ‘al-Qa’ida in Iraq’, poi rinominata ‘Stato Islamico dell’Iraq’.

1991) "INTERVALLO AL TEMPO DI GIULIA FARNESE". Dimensioni: h. 120x100x15 cm. Materiali: olio. peperino grigio, tavola "trilobata" di legno marino su multistrato d'abete.

1991) "SILENO VENDEMMIATORE" (omaggio a Annibale Carracci e ALL'ACCADEMIA DEGLI INCAMMINATI ... "che doveva educare all'arte"). Dimensioni: h. 150x100x7 cm. Materiali: ferro, peperino rosso e olio su tela.

1992) "LE PREGHIERE NON BASTANO" (omaggio al 300 italiano). Dimensioni: h. 120x100x6 cm. Materiali: ferro, olio e pietra (peperino rosso) su tela.

1992/93) "IL CENSORE" (Omaggio a Agnolo Bronzino)

Dimensioni: h.150x100x8 cm. Materiali: ferro, olio e pietra santa Fiora su tela.

1993/95) " INDOVINA INDOVINELLO CHI E' NATO PRIMA L'UOVO O L'UCCELLO'" (Omaggio a Leonardo da Vinci). Dimensioni: h. 150x100x10 cm. Materiali: ferro, peperino rosso e olio su tela.

1994) "LE DUE SORELLE" (Omaggio a Gabrielle d'Estrèes e sua sorella. (1593-1594) di anonimo francese del  XVI sec. Scuola di Fntainebleau). Dimensioni: h. 112x150x7 cm. Materiali: ferro, pietra basaltina di Bagnoregio (VT), olio su tela.

1993/95) "SAN SEBASTIANO" (Omaggio a Giorgio de Chirico). Dimensioni: h. 150x100x7 cm. Materiali: ferro, pietra serena del Trasimeno con freccia e olio su tela.

 

1995) "BACCHINO CON MASCHERA DA BOSCIMANO" (omaggio a Michelangelo Merisi detto Caravaggio). Dimensioni: h. 150x100x18 cm. Materiali: olio e travertino di Tivoli su tavola multistrato di pioppo.

1995) "RIVOGLIO LA MIA FACCIA, IL MIO PANE, IL MIO VINO" (omaggio a Salvator Dalì). Dimensioni: h. 150x100x10 cm. Materiali: ferro, olio e peperino grigio su tela.

1995) "IL CONTE UGOLINO" (omaggio a Hieronymus Bosch) ... dalla Divina Commedia di Dante Alighieri: "PADRE, ASSAI CI FIA MEN DOGLIA SE TU MANGI DI NOI: TU NE VESTITI QUESTE MISERE CARNI, OR TU LE SPOGLIA". 

Dimensioni: h. 100x150x7 cm. Materiali: ferro, olio e pietra dorata di Manciano su tela.

1995/96) "BULIMIA ... RIEMPIRSI LA PANCIA E SVUOTARSI IL CERVELLO" (omaggio a Liberatore e Botero). Dimensioni: h. 158x100x14 cm. Materiali: ferro, olio e peperino rosso di Soriano nel Cimino (VT) su tavola multistrato di pioppo.

2009) IL SOGNO DI MARIA (olio, acrilico e legno di ciliegio su tavola) h. 150x100x15 cm. (Ascoltando Fabrizio De Andrè)

2016) TRITTICO DEGLI INDIFFERENTI: "NON PARLO, NON SENTO, NON VEDO". Tecnica: olio, acrilico e legno di abete su tavole assemblate di multistrato marino. Dimensioni: h. 125x194x20 cm.

2023) "RENASCI CINERES" ... Da Lilith a Giulia Farnese ... da Giulia Farnese a Giulia Cecchettin.

Dimensioni: h. 116x86,5x5 cm.

Materiali ... tavole di: abete, legno di paulonia, faggio  intagliate, incise e dipinte con tecnica mista.

 

2019) "IL CUORE GRANDE DEL CAVATORE"
Rilievo su tavola policroma intelaiata con tavole di abete. 
Materiali: legno marino, smalti, marmo bianco Carrara, rame, cordoncino rosso, tubo gomma cristal.
Misure: h. 135x105x35 cm.
Ai cavatori della pietra e del marmo ...  prototipi d'umanità, di forza, coraggio, sapienza e antica conoscenza.

2016) "ARLECCHINATA" (autoritratto con Arlecchino). Materiali: olio, acrilico e legno di abete. Dimensioni: h. 178x96,5x15 cm.

"ARLECCHINATA": fatto o detto degno di Arlecchino; quindi buffonata, scempiaggine, cosa poco seria in genere ...

 Arlecchino, maschera della commedia dell’arte e poi della commedia del sec. 18° (che si fa derivare da Hellequin, tipo comico del diavolo nelle rappresentazioni medievali francesi), dal caratteristico vestito a losanghe di varî e vivaci colori e dalla mimica vivace, tipo del servo ignorante, di un’astuzia sorniona ... MA, sempre affamato di ... VERITA'.

1986) "GIOVANE ATLETA CHE GUARDA LONTANO"

Pietra (peperino grigio della cava "FRATICANI"), filo di ferro, rame e travertino, h.165x70x45 cm.

2018) "AUTORITRATTO CON LUNA PIENA"

Pittura a olio su tavole di legno marino, marmo bianco di Carrara applicati a ovale di alluminio, h. 90x80x15 cm.

2024) "DALLA VECCHIA DEL CARNAIOLO ALLA PORTA DI PAN"

Selcio naturale dei Cimini: h. 165x150x80 cm. (lavorato sul posto con: mazzuolo, subbia, gradina e unghietti)

PAN: Il Custode dei Boschi di Luigi Fondi.

Sopra la Sorgente di Rampichini troneggia l'opera d'arte "PAN, il custode dei boschi", creata dallo scultore  Luigi Fondi nel 2024. Questa scultura, ispirata alla mitologia e alla natura circostante, aggiunge un elemento di bellezza e contemplazione a questo luogo storico. PAN incarna l'essenza della sorgente stessa, celebrando la sua importanza nella storia e nell'immaginario collettivo di Soriano nel Cimino. Con la sua presenza maestosa, PAN invita i visitatori a riflettere sulla connessione tra l'umanità e l'ambiente naturale, arricchendo l'esperienza di chiunque si avvicini a questo luogo suggestivo.

Finito nel mese di Giugno 2024

"A DELACROIX CAPOSCUOLA DEL NOSTRO TEMPO INQUIETO"

Materiali: Ferro, legno di faggio e marino, smalti,  su tavola d'abete.  Misure: h. 102x75x11 cm.

"A WILLIAM MORRIS" ... "Che nella vita ha fatto più lavoro di dieci uomini.

Finito nel mese di Luglio 2024

Materiali: Terra cotta sintetica e smalti su tavola di legno Marino applicata a lavagna nera.

Misure: h. 89,5x59,5x4 cm.

Scultura finita nel 2019 e installata nel 2024 in esposizione permanente nel Museo delle tradizioni popolari di Canepina (VT).

"I SASSI DI TITO" (Pietre che pesanti allo stomaco parlate, ma poi verso il cielo leggere salite).

Materiali: travertino, peperino rosso e grigio, marmo Trani, legno di ulivo.

Misure: h. 175x80x65 cm.

2023) "EMMA DURANTE LA PANDEMIA PARLAVA CON LE GALLINE"

Tecnica mista su tavole di abete intagliate e dipinte, maioliche 10x10 cm.  Dimensioni: h. 74x94x3,5 cm.

2023) "GIOVANE ATLETA CHE GUARDA LONTANO"

Tecnica mista su tavola di legno marino. Dimensioni: h.70x96x2,5 cm.

2025) PER GIACOMETTI"

Materiali: legni di paulonia e okumè, ferro battuto, filo di rame, tela, cartone.

Misure: h. 90,5x60,5x6 cm.

"SOSTANZIALMENTE, IO NON LAVORO PIU' PER NIENTE CHE NON SIA LA SENSAZIONE CHE PROVO MENTRE LAVORO" 

31 Gennaio 2025

2025) "LA VIA DELLA CANAPA".

Materiali: ferro, legni di: abete, paulonia, radici di canapa, rame, marmo bianco industriale delle Casette frazione di Massa.

Opera in lavorazione ...

Prima dell'avvento della seta e del cotone ... Quando gli uomini non avevano paura di creare una cultura "divina", la canapa era coltivata dai:  Giapponesi, Mongoli, Tartari ecc.

Quando per il nomade cavaliere, il cavallo valeva più di ogni ricchezza, la via della canapa veniva percorsa per raggiungere stati di meditazione profonda aspettando che cessasse il vento e che sotto gli intrecci disordinati delle intrigate radici ... "spuntasse la luce soprannaturale del sogno che seguiva la pioggia".

Luigi Fondi.

2025) "LA VIA DELLA CANAPA"

Materiali utilizzati: Legni di Paulonia, Okumè, Abete, Faggio  ... Rame, Ferro,  radici di canapa Nazionale, Marmo bianco industriale (ravaneto) delle Casette frazione di Massa.

Misure: h. 156x122x40 cm.

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